Infatti già mi sto perdendo nel più turpe vaniloquio. Il primo redattore 2.0 che vi presento è Giacomo Angiolini, che oggi vi presenta la sua stringata recensione su FARGO. Lascio la parola a lui!
Locandina più bella di sempre???
(Oggi vorrei essere breve e arido, come i dialoghi del film)
Che dire di FARGO dei grandissimi fratelli Coen?
Probabilmente che il film se la gioca tutta lì, nella solitudine dei protagonisti che vivono in posti alienanti, nell'incomunicabilità di sentimenti ed emozioni, nella semplicioneria e stupidità di
individui cresciuti in luoghi desolanti, i classici personaggi dei Coen presi a
calci nel culo dal destino per tutta la durata della pellicola e al tempo stesso
avidi, meschini, bugiardi, frustrati da una vita di merda priva di alcuna alcuna
possibilità di riscatto. I Personaggi sono magistralmente caratterizzati e vivono grazie ad
ottimi attori, i paesaggi sono azzeccati e a la storia fila via
liscia in mezzo ad un mare di violenza gratuita, inutile, assurda. L'Italia non sarà il Paradiso, ma nascere in North Dakota deve essere molto peggio, fidatevi.
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