sabato 28 gennaio 2012

[speculazioni] Scene di raccordo. Sublimazioni di porno, porno di sublimazioni. Altrimenti ci arrabbiamo...

Vi avevo lasciati con la terribile minaccia di una recensione, e questa non è una recensione.
Vi potete ritenere salvi?
Per niente.
Quello che ha detto che nella vita di certo ci sono solo la morte e le tasse si è più che certamente dimenticato delle recensioni. Quelle non ce le cava neanche il dentista, che l'uomo è criticone di natura e rompiballe di educazione.

Dunque. Iniziamo con un video.


Bud Spencer e Terence Hill, esatto. Proverbiale scazzottata.
I loro film funzionano esattamente (ma esattamente) come i film porno. Scene di raccordo tra scazzottate. Il fatto che codeste scene - di raccordo, per inchiodare la sintassi - siano più lunghe nei film del duo che nei film hard è un fatto puramente accessorio, che non inficia l'identità concettuale dei due generi.
Pensateci: nel film porno lui incontra lei, le parla (dicendo nel migliore dei casi battute sublimemente trash) e poi la fotte. Nel film di Bud e Terence i nostri incontrano una gang, ci parlano (dicendo quasi sempre battute epiche) e poi fanno a botte. C'è anche un rituale di gesti sempre uguali che caratterizza entrambi i tipi di pellicola: dove l'hard mostra liturgicamente in sequenza fellatio, penetrazione, sodomia e eiaculazione i film di Spencer e Hill presentano il Bud invulnerabile alla sedia sulla schiena, il cazzottone dall'alto, il Bud che sparpaglia i cattivi issandosi verso l'alto, il Terence che fa i giochetti stupidi con gli schiaffi.
Si, forse Bud ha più cliché.
E' più porno.
Ora guardate la scena che segue in base a ciò che ho detto e di certo penserete che i due se lo stanno per bordare amenamente in culo.


Altro genere che funziona come il porno. Il genere Kung fu.
Bruce Lee e tutti gli altri ragazzi.
Si potrebbe andare sulla psicanalisi e cominciare a congetturare sulla scazzottata come atto sessuale mancato o all'atto sessuale come scazzottata mancata, ma sarebbe tedioso e soprattutto non alla mia portata.
Quello che vi voglio dire è che il porno è un canovaccio NON isolato. Nella maniera più assoluta.
Quando un ben precisato atto diviene il punto cardine su cui innestare una cornice che diviene puro raccordo (magari brillante, perché no?) abbiamo il genere trasversale che sto cercando di illustrare.
E il porno diviene cinema istituzionale. Senza perturbazione. Una scazzottata.

O un cartone animato, perché no?







1 commento:

  1. Beh, la stessa cosa si potrebbe dire per il genere musical (reiterazione di un atto e racconto come mero supporto) o per un film come La Passione di Cristo (nonché, appunto, tutto il filone del torture-porn. Hostel in testa). Hai perfettamente ragione: lo schema narrativo pornografico è quantomai abusato.

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